Gli appassionati di arte&social network non potranno che essere ingolositi dall’argomento che trattiamo oggi. Dire MOMA significa dire il “non plus ultra” dei musei e gallerie d’arte contemporanea. Ma non solo: il MOMA è l’esempio più articolato e ben costruito di strategia social e new media che si possa trovare a livello globale. E non solo per il mondo dell’arte.
Diamo uno sguardo veloce al sito web, www.moma.org, prima di passare ai social network. Innanzitutto la grafica e l’usabilità: grazie all’uso sapiente delle immagini, dei colori, di caratteri grandi, del grassetto anche chi non conosce l’inglese alla perfezione riesce a girare con semplicità tra le pagine. Lo stesso modo di scrivere i titoli delle pagine, corti ed essenziali, contribuisce ad abbattere ogni difficoltà di navigazione.
Al momento dell’ingresso in home possiamo scegliere da quale prospettiva guardare il sito del Museum of Moder Art. Ne esistono ben sei: il visitatore alla prima visita, il visitatore che ritorna per una nuova visita, la prospettiva “membro”, la prospettiva “filmgoer”, “exploring MOMA with a family” (visita il MOMA in famiglia), fare ricerche (doing research), educatore e infine studente. Ogni prospettiva porta ad una pagina dedicata del sito. Non solo esistono un secondo ed un terzo sito: parliamo di MOMA PS1 (momaps1.org) e www.momastore.org, l’e-commerce store on line. Nota positiva da segnalare è la assoluta attenzione per tutte le categorie di persone che visitano il museo: non manca una sezione dedicata alla disabilità che contiene tutte le informazioni apposite per visitare il MOMA.
Spostandoci appena troviamo un’interessante sezione che racchiude il concentrato di comunicazione del museo d’arte contemporanea newyorkese: exhibitions, film, the collection, publications, blog, multimedia, mobile, online communities e most viewed.
Accedere a “multimedia” significa raggiungere un vero e proprio network on line: canale “featured content”, “most recent”, “audio”, “videos” ed “interactive” portano l’utente a stretto contatto con tutte le attività del MOMA. Siti nei siti: l’interactive propone, infatti, minisiti interi dedicati a opere, esibizioni e quant’altro.
Lo stesso blog non è un normale blog ma una piattaforma interattiva in cui dalla sua home si accede ad una miriade di discussioni e contenuti multimediali.
Non manca poi il MOBILE: entri, scarichi l’applicazione dedicata al sistema operativo mobile di cui sei dotato ed inizi a navigare. Al download delle applicazioni si può accedere anche attraverso i QR Code presenti nella sezione.
Menzione speciale, infine, per la strategia social. Siamo di fronte ad un vero esempio da manuale, una strategia coordinata fatta da Facebook, Twitter, Youtube, Flickr, Foursquare, iTunes U, virtual gallery di tutto il museo, form di registrazione al museo per garantirsi personalizzazioni e contenuti speciali, ed infine Art Bubble, la community per vedere video provenienti da tutti i maggiori musei degli Stati Uniti.
Ben dieci le pagine facebook attivate di cui la principale, http://www.facebook.com/MuseumofModernArt, con 892.918 fan e più di 15.500 persone che parlano dell’argomento; un profilo twitter seguito da più di 783mila persone.